Sottoporsi a una visita urologica periodicamente consente di escludere, prevenire, diagnosticare e trattare qualsiasi patologia collegata all’apparato urinario maschile e femminile.
Cos’è la visita urologica e a cosa serve
La visita urologica consiste in un controllo indolore e di carattere non invasivo, per la diagnosi e la cura delle patologie correlate all’apparato urinario. L’obiettivo è quello di individuare attraverso un’attenta valutazione dei sintomi e per mezzo di un’accurata analisi dell’area genitale e del basso addome, disturbi quali:
- incontinenza;
- infezioni genitali;
- infezioni legate alle vie urinarie;
- prostatiti;
- disfunzioni erettili;
- infertilità;
- calcoli;
- tumori a prostata, testicoli, vescica e reni.
Quando e perché effettuare una visita dall’urologo
Sebbene una visita di controllo dall’urologo sia importante a qualsiasi età e persino durante il periodo della pubertà per la valutazione del proprio stato di salute, lo è ancor di più in una fase adulta.
Attorno ai trenta/quarant'anni anni dovrebbe infatti divenire un appuntamento abituale in quanto tendono ad aumentare i fattori di rischio. In particolare, queste visite sono consigliate a fumatori, persone soggette ad obesità o nei casi di familiarità con le malattie dell’apparato urinario.
Ad ogni modo è bene rivolgersi ad uno specialista se si notano sintomi quali incontinenza o impossibilità urinaria, dolore durante la minzione, sangue nelle urine, coliche renali, insufficienza erettile, o ancora fastidio pelvico o lombare.
Come prepararsi alla visita urologica e come si svolge
Durante la prima parte della visita denominata anamnesi, il medico provvederà ad elencare una serie di domande al suo paziente, tentando di accumulare il maggior numero di informazioni possibili a proposito del suo stile di vita.
La seconda fase invece, si presenta diversa a seconda del sesso del paziente. Nel caso maschile l’urologo controllerà con cura sia la zona esterna dei genitali, sia l’area del basso ventre, passando a volte anche all’esaminazione della ghiandola prostatica per mezzo della digitazione del retto. Solo successivamente deciderà se saranno necessari altri accertamenti, potendo richiedere analisi delle urine, uroflussometrie o ecografie uro-genitali.
Il controllo urologico femminile prevede invece sia l’analisi della vescica, sia quella dell’utero, con lo scopo di individuare l’ipotetica presenza di un prolasso (spesso causa di incontinenza). A seconda dei casi potrà successivamente essere necessaria un’ecografia del basso addome; al verificarsi di tale ipotesi verrà deciso se sarà indispensabile o meno la sonda transvaginale.
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