Oggigiorno, il campo delle visite mediche specialistiche è molto ampio e variegato: è proprio grazie a questa gamma di visite che il paziente può essere indirizzato al meglio verso l’identificazione e la conseguente risoluzione del problema che lo affligge.

Una delle visite specialistiche più mirate e specifiche è quella chirurgica vascolare: di cosa si tratta, in cosa consiste, quando si rende necessaria e perché è importante?

In questo breve articolo, cerchiamo di fornire una breve ma dettagliata panoramica in merito a tutto ciò, rispondendo a ciascun quesito posto.

Visita chirurgica vascolare ad Arcore: di cosa si tratta e quando viene prescritta?

La visita chirurgica vascolare ad Arcore è una visita specialistica che mira ad esplorare a fondo la rete arteriosa e venosa del paziente, ossia il sistema di arterie e vene che hanno il fondamentale compito di trasportare il sangue dal cuore verso i distretti anatomici dislocati in tutto il corpo.

Lo specialista che si occupa di tale visita è il chirurgo vascolare, medico che possiede la specifica formazione che riguarda la diagnosi e la gestione delle malattie che colpiscono il sistema circolatorio, ad esclusione delle coronarie e della rete vascolare intracranica.

Oltre alla valutazione, alla diagnosi e all’instaurazione della relativa terapia, il medico specialista si occupa di eseguire anche interventi chirurgici in qualsivoglia sede anatomica, oltre a prescrivere terapie farmacologiche e a consigliare modifiche che riguardano lo stile di vita.

Quando viene prescritta tale visita specialistica?

Essa viene specialmente consigliata ai pazienti ai quali è stata diagnosticata una qualche patologia di natura vascolare: lo scopo della visita è quello di esplorare tale condizione patologica per identificarne le cause, tramite alcuni esami di laboratorio e strumentali, per poi procedere con il miglior trattamento possibile.

Visita chirurgica vascolare: come avviene?

La visita chirurgica vascolare inizia con l’attenta valutazione del motivo che ha spinto il paziente a ricorrere al consulto dello specialista, la quale corrisponde all’anamnesi, ossia il colloquio con il quale il medico ha modo di raccogliere le informazioni sulla storia clinica del paziente e sulla sintomatologia che lo affligge.

Oltre a tutto ciò, nelle fasi iniziali della visita, il medico specialista si occupa di esplorare quelle che sono le abitudini, lo stile di vita, la tipologia di lavoro e di alimentazione che il paziente segue, gli eventuali farmaci assunti nel breve periodo, eventuali interventi chirurgici pregressi, il livello di attività fisica o la storia delle malattie vascolari presenti nell’albero genealogico.

La visita prosegue con l’esame obiettivo, il quale è finalizzato alla valutazione delle problematiche che il paziente sta riscontrando: esso avviene tramite l’ispezione della superficie cutanea per identificare eventuali segni di ulcere, flogosi, atrofie o discromie, oltre alla ricerca di punti specifici dov’è presente una cerca pulsatilità anormale dei vasi, alla palpazione delle arterie, all’auscultazione del ritmo cardiaco e dei toni arteriosi, la valutazione delle più importanti arterie e vene, come le giugulari e le carotidi e, infine, i segni cutanei di un flusso venoso e arterioso anomali.

Tale esame obiettivo viene corroborato da specifiche manovre mediche che vengono attuate per escludere patologie ben mirate, come le tromboflebiti e la presenza di varici nei vasi sanguigni degli arti inferiori.

La visita si conclude solitamente con la prescrizione di alcuni esami di laboratorio, come l’emocromo, la misurazione della glicemia e della trigliceridemia.

Dopo l’anamnesi e l’esame obiettivo, lo specialista si orienta verso la prescrizione di specifici esami diagnostici, in modo da valutare l’eventuale rischio operatorio per poi pianificare attentamente la tipologia di intervento da effettuare.

Alcuni degli esami diagnostici, oltre a quelli del sangue, comprendono l’esame delle urine, la risonanza magnetica, l’eco-doppler, la TC, l’elettrocardiogramma e l’angiografia, utile per osservare da vicino la rete venosa ed arteriosa.

Visita chirurgica vascolare: patologie e sintomi che la rendono necessaria

Le ragioni che indirizzano un paziente verso questa tipologia di visita sono molteplici e indubbiamente variegati: generalmente, è il medico di famiglia che fa notare al paziente una qualche disfunzione che merita un consulto specialistico.

Ad esempio, alcuni dei sintomi principali comprendono una certa dolorabilità durante la deambulazione, la presenza di vene varicose, così come la presenza di ferite che faticano a rimarginarsi.

Inoltre, la visita chirurgica vascolare è altamente consigliata per coloro che soffrono di condizioni patologiche croniche, come il diabete, l’ipertensione e l’obesità, al fine di monitorare eventuali danni che tali patologie stanno producendo sull’organismo.

Quali sono alcune delle patologie più comuni che si possono celare dietro questi sintomi?
Le patologie legate a tali sintomatologie riguardano diverse condizioni che colpiscono le arterie, come gli aneurismi vascolari, le aterosclerosi, le malattie dell’arterie carotidi, ma anche le vene, come le trombosi venose profonde e le vene varicose.

La terapia farmacologica che lo specialista potrebbe instaurare si adatta alla specifica patologia da curare; tuttavia, lo specialista non si trattiene dal fornire consigli che riguardano lo stile di vita e l’abbandono di eventuali cattivi vizi.

La visita chirurgica vascolare ad Arcore risulta essere di fondamentale importanza nella prevenzione e nella cura di patologie vascolari, step importante verso il benessere dell’intero organismo.