Esame del fondo oculare
Nell’applicazione della medicina moderna, l’esame del fondo oculare è uno studio diagnostico delle strutture organiche collocate all’interno degli occhi.
Per entrare nei dettagli, l’esame valuta lo stato di salute di strutture come il corpo vitreo, la retina, la papilla del nervo ottico. Questo test rientra nelle analisi diagnostiche che un medico oculista esegue quotidianamente.
Attraverso questo esame è possibile rilevare eventuali progressioni patologiche che alterano la normale funzionalità degli occhi, come il distacco della retina, la degenerazione maculare senile, e altre forme di maculopatia.
Questo tipo di patologie prende il nome dalla struttura cui si manifestano, ossia la macula, una delle strutture centrali dell’occhio. Limitano fortemente la vista di un paziente, poiché causano la perdita della visione nella parte centrale dell’occhio.
In che modo viene eseguito un esame del fondo oculare?
Preparazione per l’esame
Non è necessaria alcuna preparazione speciale per lo svolgimento di questo esame. Tuttavia è consigliato portare con sé l’apparecchiatura visiva che si sta utilizzato, compresi referti e documentazioni dello stesso.
Cosa succede durante l’esame?
L’esame del fondo oculare è esclusivamente eseguito da un medico specializzato in oculistica, che opera l’esame del paziente tramite l’utilizzo di strumenti professionali quali: l’oftalmoscopio, o la lampada a fessura, lenti da messa a fuoco per l’esaminazione delle immagini.
Tutte le pratiche d’esame non sono invasive per il paziente che non prova quindi alcun dolore fisico all’apparto analizzato.
Durante il servizio sanitario, il paziente è seduto di fronte al medico oculista con il capo appoggiato ad uno strumento di supporto. Dopo essersi munito di un oftalmoscopio, l’oculista esamina le strutture oculari citate nell’introduzione: corpo vitreo, retina e nervo ottico.
La durata dell’esame è in media di 45-60 minuti. Occorre sottolineare che durante l’esame, il medico è autorizzato ad avvalersi di sostanze innocue all’apparato visivo, per migliorare la visione interna del bulbo. Successivamente all’analisi, questo tipo di sostanze possono provocare vista offuscata per un periodo di tempo relativamente breve.
A cosa serve esattamente questo esame?
Approfondendo ciò che abbiamo accennato nell’introduzione, questo esame è utile per diagnosticare e controllare l’eventuale presenza di progressioni patologiche dell’occhio che coinvolgono le sue strutture interne.
Tra le patologie più comuni a questa analisi vi sono:
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- Distacco della retina e degenerazione retinica
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- Maculopatie
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- Retinite pigmentosa
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- Neuriti ottiche
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- Edema della struttura papillare
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- Vasculopatia oculare, patologia che coinvolge i vasi sanguigni interni al bulbo oculare.
- Glaucoma, un aumento della pressione sanguigna all’interno dei vasi che altera la corretta funzionalità visiva;
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- Distacco di vitreo
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- Emorragia vitreale
Dato l’ampio spettro diagnostico di questo esame, si usa spesso procedere con altri accertamenti oculistici successivamente al primo. In questo modo, si approfondisce il quadro clinico dell’insorgenza di patologie più gravi che richiedono cure più accurate.
L’esame del fondo oculare è quindi un esame che rivela patologie legate all’apparato visivo. Il suo svolgimento non è invasivo e il paziente non prova alcun tipo di dolore.