Urologia e andrologia sono discipline mediche complementari, strettamente correlate tra loro. Avendo aree di competenza simili, conoscere le differenze tra urologo e andrologo può essere molto utile al paziente, per aiutarlo nella ricerca della figura professionale più adatta alle sue esigenze.
UROLOGO
Il campo d’applicazione dell’urologia è vastissimo ed è spesso suddiviso in sottocategorie: dall’urologia oncologica, specifica per il trattamento delle formazioni maligne, a quella pediatrica, incentrata sui più piccoli, fino all’andrologia, specializzata nelle problematiche legate all’apparato genitale maschile.
In primo luogo, l’urologia tratta tutte le patologie legate all’apparato urinario maschile e femminile, sia in età pediatrica che in età adulta. Pertanto, i pazienti dovrebbero rivolgersi all’urologo qualora riscontrino uno o più tra i seguenti sintomi:
- incontinenza e problemi con la minzione;
- infezioni alla vescica o ai reni;
- sangue nelle urine;
- calcoli renali o alla vescica;
- tumore della vescica, del rene, o delle ghiandole surrenali;
- disfunzione erettile;
- problemi al pavimento pelvico.
Gli urologi offrono un supporto valido anche per tutti i pazienti di sesso maschile con problematiche a carico dell’area genitale, come:
- ingrossamento della prostata (ipertrofia prostatica benigna);
- prostata infiammata o infetta (prostatite);
- infertilità;
- varicocele;
- cisti;
- cancro alla prostata o ai testicoli.
Rivolgersi all’urologo di riferimento è importante a tutte le età, sia per i maschi che per le femmine, soprattutto nei casi in cui si riscontrino sintomi sospetti.
Inoltre, la visita urologica rappresenta un’ottima strategia preventiva, fortemente consigliata per tutti coloro che abbiano superato i 45 anni di età.
Durante il colloquio con l’urologo, sono raccolti in modo approfondito i dati anamnestici del paziente e viene eseguito poi un esame fisico dell’area d’interesse.
Solo a questo punto, se necessario, vengono richiesti ulteriori accertamenti, come test diagnostici per immagini o esami del sangue e delle urine, che permettono di avere un quadro clinico più completo, confermare l’eventuale diagnosi ed elaborare, se necessario, strategie terapeutiche mirate.
ANDROLOGO
L’andrologo è un urologo specializzato nel trattamento dei disturbi associati al tratto riproduttivo maschile. In particolare, si occupa di:
- disfunzione erettile o eiaculazione precoce;
- infertilità maschile e fecondazione assistita;
- malattie sessualmente trasmissibili;
- infezioni a carico dei genitali (come uretriti, orchiti, epididimiti e prostatiti);
- patologie cutanee o malformazioni congenite del pene (frenulo breve, fimosi, incurvamenti);
- induratio penis plastica o incurvamenti penieni acquisiti (ad esempio a seguito di traumi);
- tumori del pene o dei testicoli;
- problematiche al nervo pudendo (dolore perineale).
La visita andrologica, che rappresenta di fatto l’equivalente al maschile dell’esame ginecologico, è consigliata a tutti i soggetti di sesso maschile: dai più giovani, in cui può essere utile a valutare il corretto sviluppo dei genitali o identificare precocemente patologie ancora silenti, ai più adulti, in cui il controllo annuale diviene fondamentale superati i 50 anni d’età.
Rivolgersi all’andrologo di fiducia è inoltre fortemente raccomandato a tutti i pazienti con problemi di infertilità, prurito, arrossamento e dolore ai genitali, lesioni al pene o allo scroto, e altre anomalie sospette.
Anche l’andrologo, così come l’urologo, durante la visita specialistica compie una scrupolosa indagine sulla storia clinica del paziente, per poi passare ad un esame fisico dell’area, con ispezione del pene e dei testicoli, ed eseguire, infine, un controllo specifico della sensibilità e dei riflessi nervosi della parte, prescrivendo, eventualmente, ulteriori esami clinici.
Raccolti tutti gli elementi, il medico fornirà una valutazione chiara del caso, accompagnata, quando necessario, dalla successiva somministrazione di farmaci, terapie ormonali o procedure chirurgiche.
Urologo e andrologo: complementari ma insostituibili
Nonostante i molti punti di contatto, urologo e andrologo restano due figure professionali distinte, entrambe essenziali alla salute maschile.
Riconoscere le differenze tra i due specialisti è fondamentale: solo così il paziente potrà rivolgersi al professionista a lui più adatto, ottenendo sin da subito terapie mirate e adatte alla risoluzione di eventuali problematiche.